GRANO AUTOPRODOTTO: PULIZIA FAI DA TE
Ormai e
per fortuna, cominciano sempre più persone ad autoprodursi il grano
necessario per il fabbisogno personale annuo. Basta un piccolo pezzo
di terra per le proprie necessità, per esempio noi coltiviamo il
grano da circa 3 anni ed ogni anno è un'evoluzione in più di
conoscenza e praticità, per coltivarlo, raccoglierlo e pulirlo e
macinarlo in modo casalingo. Il nostro grano è un misto di sementi
che ogni anno si arricchisco sempre di più di varietà, ora nel
nostro grano possiamo trovare il bologna, l'apashe, il gentil rosso
ed il solina. Generalmente la farina ricavata la uso per fare
crosrate ( anche al 100%) dolci morbidi pane e pizza ( mescolata con
una piccola parte di tipo 0 bio) perché la aiuti di più nella
lievitazione.
La
fase per noi più problematica è stata la pulizia del grano.
Il
primo anno che lo abbiamo fatto trebbiare “basso” ci siamo
ritrovati con un sacco di sassi e terra... un vero problema !
Il
secondo anno abbiamo pensato di riaccoglierlo a mano ottimisti del
fatto che la trebbiatrice invece di passare sul campo e raccogliesse
ancora sassi e terra, lo potessimo inserire direttamente nella
macchina senza che si muovesse per il campo... peccato che la
trebbiatrice funziona se si muove... ed allora lo abbiamo dovuto fare
a mano, sbattendolo e pestandolo... da evitare ! Un lavoraccio: molto
lavoro, molto sporco e poco grano.
Quest'anno
ci siamo fatti più furbi : abbiamo chiesto che il grano venisse
trebbiato “alto” perdendo un p di raccolto ma guadagnando in
pulizia e lavoro !
QUESTO
E' NOSTRO METODO DI PULIZIA CASALIGO
Chi
è fortunata magari conosce qualcuno che lo possa aiutare con qualche
macchina anche d'epoca funzionate, ma noi per quanto abbiamo cercato
abbiamo trovato una persona gentilissima disposta ma era un lavoro
tanto impegnativo per lui che abbiamo pensato di di arrangiarci.
ATTREZZATURE
Per
il lavaggio:
Un
secchio ( meglio largo)
Un
scolapasta
Un
passino fitto
Per
l'asciugatura ( in estate)
Un
o più tamisi ( che ci siamo autoprodotto)
Una
tovaglia
Un
tamiso tondo per tamisarlo ( lavoro finale)
PROCEDURA
Si
mette il grano da pulire nella bacinella ( circa 1/3 dell'altezza) e
si riempie di acqua.
Le
paiuzze si alzeranno in superficie e io prontamente le raccolgo con
il passino fitto e muovendo in senso circolare il grano le faccio
arrivare tutte in superficie finché non le ho raccolte tutte.
A
questo punto scolo in grano nello scolapasta e lo trasferisco nel
tamiso grande che sarà posizionato sotto il bel sole estivo almeno
tutta la giornata.
Se
voglio lavorare più velocemente, una volta asciutti dall'acqua (
sotto il sole ci vorranno 2-3 ore) lo trasferisco in in un tavolo
sopra una tovaglia sempre sotto il sole così mi trovo i tamisi
liberi per andare avanti a lavare ancora il grano.
Il
grano si asciuga velocemente, una gornata di sole estivo sarà più
che sufficiente. Quando è pronto lo sento dal tatto e da come
“canta” da secco.
Ora
una tamisata (setacciare) con il tamiso tondo da togliere le eventuali impurità e
semini piccoli e poi lo vado a conservare.
CONSERVAZIONE
Per
me il modo migliore di conservarlo è sottovuoto, li sarà difficile
che si sviluppino punteruoli e farfalline, poi metto i sacchetti
dentro un freezer in disuso (dove conservo anche la pasta, frutta
secca e farine).
Con
questo metodo conservo ancora il grano dell'anno scorso ed è ancora
perfetto !
Gli
anni precedenti lo mattavamo in dei secchi chiusi ma purtroppo con il
caldo si sviluppavano farfalline e punteruoli...
NOTA
: uso spesso il sotto vuoto per conservare, così ci conservo
anche i fagioli secchi e la frutta secca.
Se
dovesse servire solo per il grano magari qualche amico ve la può
imprestare. I SACCHETTI ahimè molto costosi io riesco a riciclarli
per più volte ;-)
BUONA VITA !
Valeria
Salve! Grazie mille per questa spiegazione e per le foto, quest'anno dovrei prendere del grano e del farro appena raccolti e fare la stessa cosa, ma non sapevo come! :) Sapete se per il farro si usa lo stesso procedimento? E un'altra domanda: quelli che chiamate "tamisi" hanno anche un'altro nome? Perché non riesco a trovarli..
RispondiEliminaIl farro si conserva bene con la sua glumella originale, tenendolo in un luogo fresco ed asciutto, al riparo da insetti esterni. La decorticazione è bene che sia fatta al momento dell'uso. Una volta decorticato, se non si usa subito, va conservato sotto vuoto o in atmosfera protettiva.
EliminaSalve! Mi sorge un dubbio.. come fate a togliere il ciuffo della cariosside? Ho letto che è tossico.
RispondiEliminaStavo pensarci di provare a farla anche io .. ma la pulitura è la parte che mi mette più pensiero